Radici – Suoni di Corte e di Strada
![]() |
| Cultura |


31 ottobre e 7 – 14 – 21 novembre 2025
Chiesa di San Domenico al Corso via del Pontiere 30
Cosa suonavano i musici delle corti rinascimentali nell’ambito delle loro feste popolari una volta terminato il loro impiego illustre?
| I musicisti erano parte della servitù di corte e, sia pur maggiormente attrezzati musicalmente rispetto ai musici non professionisti, provenivano in gran parte dalla stessa classe sociale; lecito aspettarci ci fosse un humus musicale comune di conoscenze e di pratica. E i grandi compositori che hanno prestato servizio nelle corti principesche, regali e imperiali da dove attingevano parte della loro ispirazione musicale, poi condita con la propria abile maestria di chi sapeva tessere quei strabilianti e complessi edifici musicali? E’ evidente che non potevano non esistere legami tra mondi nobili e culture rustiche o popolari, e probabilmente gli ambiti musicali e letterari sono quelli in cui la – di proposito – non dichiarata contiguità è stata più feconda. Con Radici si sperimenta l’audace tentativo, di mettere in luce la contiguità tra la musica profana di tradizione per lo più orale (di strada, di aia, di bettola, di festa, di danza) e quella – anch’essa profana – di Corte, più raffinata, ma spesso derivata proprio dalla pratica “volgare”, provando così a riunire i due distinti pubblici che seguono territori musicali classici e popolari. | PROGRAMMA: 31 Ottobre COMES AMORIS CONSORT “CIASCUN SUONI BALLI E CANTI!” Cantar alla Viola per Recitare ingresso libero con prenotazione obbligatoria 7 Novembre TERRA MATER FLORILEGIUM ingresso libero con prenotazione obbligatoria 14 Novembre BALARÚ BALFOLK FRANCESE E ARIE PIEMONTESI ingresso libero con prenotazione obbligatoria 21 Novembre LA ROSSIGNOL BALLI SUAVI ET AMOROSI Ingresso libero con prenotazione obbligatoria |
Particolare attenzione è stata dedicata alla scelta del luogo di rappresentazione, affinché i particolari contenuti possano giovarsi di atmosfera e ambiente adatti. La scelta è caduta sulla splendida chiesetta di San Domenico al Corso (Verona, via Del Pontiere 30).
L’ingresso è libero, ma la piccola capienza del luogo rende necessaria la prenotazione.
La rassegna è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona, con la direzione artistica e tecnica del LAMS – Laboratorio delle Arti Musica e Spettacolo – APS.

